Foglia di Platano

Una foglia di platano, secca e riversa, sta sul bordo metallico di un barile, questo e quella irrigiditi da un leggero, persistente, sottile strato di brina. Si potrebbe dire, con definizione enfatica e antitetica, che si tratta di una natura morta che ha nostalgia della natura viva. In ogni caso, significa più di quel che sembra: la foglia è decidua, dunque la sua caduta è stata naturale; il gelo, che pure è la ragione della sua fine, la trattiene sull’orlo del baratro, preservandola ancora per un poco dal buio e dall’oblio. E’ quanto cerca di fare la memoria con un caro estinto; è quanto cerca di fare la fotografia. Di più: quella foglia è il simbolo stesso della fotografia. Ne condivide la casualità e l’intenzione, la fragilità e la resistenza, l’anelito e l’angoscia, la mortalità e la speranza che sopravviva qualcosa di sé – fosse solo un’immagine. Un’immagine che sovrapponga alla vita che è stata lo sguardo che sarà.
 
Claudio Fraccari
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